Un “ex” donna in carriera, oggi con un’unica ambizione: fare la volontà di Dio. La 39enne imprenditrice romana di origine umbra Giorgia Petrini era un personaggio già affermato nel suo ambiente ed anche in campo editoriale, quando nella sua vita è avvenuto un cambiamento a trecentosessanta gradi, che ha sorpreso i suoi amici di sempre.
Nel suo secondo libro, intitolato Il Dio che non sono, di cui è anche editrice, la Petrini racconta la sua vita “avanti Cristo” e “dopo Cristo”, spiegando i perché di una scelta fatta in piena libertà.
Nel 2010 aveva pubblicato L’Italia che innova (Koiné), un caso editoriale, in cui raccontava dieci storie esemplari di giovani imprenditori vincenti anche in tempo di crisi. Un grande successo, un prodotto che mostrava apertura, ingegno e generosità, ma Giorgia in fondo non era “davvero” felice, come ognuno di noi vorrebbe ambire a diventare.
Fino al giorno in cui, circa tre anni fa, un amico non la invita a seguire il noto ciclo di catechesi dei Dieci Comandamenti a cura di don Fabio Rosini. Giorgia, all’epoca non credente, accetta la proposta come una sfida. «Il mio atteggiamento – racconta – era ancora quello di chi voleva smentire quello che quel prete ci avrebbe detto»…
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